samedi 29 décembre 2007

Chiama i ricordi con il loro nome.

Certos in custa vida transitoria

Sun pensende sa luna ‘e visitare

Cun s’idea d’aggiunghere a s’istoria

Pagginas bellas po s’imortalare.

E certos cren de poder’arrivare

A pe in terra finas a sa Gloria.

E certos cun bideas pagu bellas

Sun pensende a toccare sas istellas.

[.....]


(...e questo era mio nonno)


da Cantadas in Radio Sardegna

Casteddu su vinti de triulas 1946

mardi 18 décembre 2007

Continuità: quando le cose cambiano.


Perchè continuo a pensare di aver vissuto il passato in una dimensione parallela?
Perchè ho l'impressione che questo presente duri da sempre?
Quando le cose cambiano.
Cambiano davvero?



Continuità.
Le persone che amo.
Le cose che amo.

lundi 17 décembre 2007

Persepolis.


I've been out walking
I don't do too much talking
These days, these days.


(Nico-These Days)


Anche lavorare molto è un bene. Serve a prendere coscienza del proprio tempo, e riservarlo per coltivare le cose importanti, ovvero ciò che fa parte della vita di tutti i giorni.

jeudi 6 décembre 2007

mercredi 5 décembre 2007

Tradimenti.


Guardate che cosa ho appena comprato al Franprix.....




...ma se de Sarro e Torchia riescono a far giungere il loro Bibicaffè anche al più sfigato degli sfigati tra i Franprix parigini, perchè la mitica Brasilena (dell'Acqua Calabria) non mette neanche la punta di una bollicina al di fuori della sua regione?
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sono una traditrice involontaria
assaggerò il Bibicaffè solo a scopo comparativo
ma so già che il mio giudizio non potrà che essere di parte.....

mardi 4 décembre 2007

Just gonna play it like a fool again.



Filastrocca impertinente
chi sta zitto non dice niente,
chi sta fermo non cammina
chi si allontana non s'avvicina.
Chi si siede non sta ritto
chi va storto non va dritto
e chi non parte, in verità
in nessun posto arriverà.



Gianni Rodari

lundi 26 novembre 2007

Loi Pécresse. Unef e Uni.




Alle consultazioni pro o contro l’occupazione, (del centro di Tolbiac , il più colpito, e della sede principale della Sorbona), ha partecipato il 25% degli studenti di Paris 1 nel suo complesso e il 52,2% degli studenti i cui corsi si svolgono nella sede di Tolbiac (il triplo rispetto alla partecipazione alle ultime elezioni studentesche).
Su questo 52,2% il 72,5% ha giudicato l’occupazione inaccettabile, il 20,3% ha espresso un parere favorevole e il 7,22% non ha espresso alcun parere. Nel complesso, tra gli studenti di Paris 1 che hanno partecipato alla votazione, il 75,8% è risultato a sfavore dell'occupazione.
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Intanto l'occupazione continua, in maniera anti-democratica e contro gli interessi di tutti gli studenti (indipendentemente dal proprio parere sulla legge Pécresse). E la violenza aumenta.

dimanche 18 novembre 2007

BOYCOTT UZBEK COTTON !

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A group of civil society activists from Uzbekistan call for a boycott of cotton produced by forced child labour in Uzbekistan. Unlike other developing countries, the child labour in the cotton sector of Uzbekistan is not the result of poverty or the illiteracy of the population; it is caused not by a willingness of children to help their parents, but rather is a result of deliberate coercion policy adopted by the central government. The boycott would not affect the interests of ordinary citizens in Uzbekistan, farmers and rural families, who not only do not see any benefit for themselves from Uzbekistan’s cotton export, but also suffer from it. Each autumn, their children are being interrupted from school study for at least two months. The boycott shall affect only the interests of a narrow elite group enjoying excess-profits from trading the Uzbek cotton at world markets. We hope that the boycott will force the Uzbek government to begin real reforms in the cotton industry: abolish forced child labour, relieve farmers from the dictates of the state in state in deciding what to sow in their fields and sell at what price.
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leggi l'articolo (del 16/11/07) su ferghana.ru
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Un disastro sia in termini umani che ambientali.
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"Do you know where your cotton comes from?" su continental clothing

jeudi 15 novembre 2007

Ognuno ha i suoi dubbi. Approssimazioni.

Premessa.

Questo post, nel momento in cui ho iniziato a scriverlo, voleva parlare dei miei dubbi (approssimativi) sulle buste della spesa, sulla burocrazia, sulle foto, sulla décroissance (alla Latouche), su ciò che sento alle miriadi di conferenze alle quali precipito, su Gorbatchev e la sua Green Cross International (e le pubblicità per Louis Vuitton e Pizza Hut), sullo sviluppo, sulla microfinanza (e il suo impatto), sulla sospetta evoluzione del concetto di uguaglianza in equità (molto sospetta), sullo sciopero e l'occupazione, sul fenomeno facebook, della nostra nuova associazione (nata ieri), del sito dell’Università di Firenze (è cambiato e mi ci sono persa), del nuoto, del boogie swing, di “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” (e della mia nuova paura della vitamina B6).

Poi in realtà, quando ho iniziato a scrivere, mi sono accorta che la faccenda si faceva un po’ lunga. Data la mia passione in questo periodo per le frivolezze, (vedere gli elogi al lievito di birra e dissertazioni sugli smalti), ho sfiorato due punti due in una pagina e un po’ di tempo. Ultimamente di tempo ne ho sempre meno (ma sto imparando forse ad usarlo meglio) e mi son detta che data l’ispirazione avrei piuttosto potuto scrivere a Valeria, che conosce i miei mutismi e in cambio mi trasmette ottimi bon plans dalla Suisse voisine (grazie e spero di potere…metro permettendo, RER B sbarrata).

Ma anche questa premessa è diventata infinitamente lunga, e devo ancora mangiare, e preparare il plan del mio mémoire (che farò finta abbia raggiunto dei contorni concreti, o, in mancanza d'altro, riciclati), da consegnare a Hillcoat. Domani sveglia presto, e data la situazione, a lezione a piedi (o in vélib, si possible), non a Nogent.

Il tempo e il non-sense sono il motivo per cui questo blog si autodistruggerà tra un numero ancora non precisato di momenti.

In più ho scoperto che non riesco più a parlare né a scrivere in nessuna lingua. Sono prossima all’autismo.


quindi


Ognuno ha i suoi dubbi. Approssimazioni.

-Le buste della spesa. Continuavo a chiedermi perché in genere i supermercati più diffusi qui insistessero nell’offrire le buste per la spesa. E non delle buste grandi resistenti, e riutilizzabili tipo quelle della Coop o dell’Esselunga (cito per abitudine). No, delle bustine che al massimo ti ci sta dentro, che ne so, qualche mela, il latte ed un cespo di insalata, e che se sei fortunata non ti si rompono lì alla cassa mentre cerchi di riempirle, ma che appena arrivi a casa sono sicuramente da buttar via. L’altro giorno sono stata per curiosità al mitico iper-mercato cinese (Tang Frères, oh yeah! grazie a Mihoko), e la cassiera, per le pochissime cose che avevo comprato (soja e salsa di soja, cioè due delle poche cose che son riuscita a riconoscere coi miei occhi stanchi), mi ha dato due buste…..da mettere una dentro l’altra, insistendo davanti alla mia faccia contrariata…”altlimenti una sola si lompe!” (ovviamente mento, parlava in francese, ma nel dire “casser” non c’è nessuna r da trasformare). Grazie tante, ma che me ne faccio? Voglio dire, io ce l’ho di solito la mia busta della spesa ecologica, ma quando me la dimentico quella che mi dai tu la lo voglio pagare. Così la prossima volta imparo a portarmela dietro. E in più, se proprio me la vuoi regalare, almeno regalamene una che possa utilizzare più volte. È conveniente per te, dal punto di vista economico (una busta grande e resistente, contro un numero imprecisato di bustine inutili che utilizzerei per più spese), e dal punto di vista ambientale (quanta plastica consumiamo?).
Nota positiva. Ieri al Franprix qui accanto ho scoperto che finalmente hanno fatto sparire le bustine proponendo una busta grande al costo di 30 centesimi (contro 3 centesimi nella mia memoria dell’Esselunga). Un po’ cara, ma forse corrisponde davvero alla sua ecological footprint, e costituisce un buon disincentivo. Insomma, come direbbe Blanca, Franprix bien!
Ogni volta che lancio lo sguardo sull’insalata è già morta da diversi giorni, le pere sono rigorosamente belle fuori e marce dentro e le uova che ho tentato di comprare ieri scadevano oggi. Ma, insomma, una cosa per volta.

- Se non fosse ancora abbastanza chiaro: io odio la burocrazia. Ogni giorno si aggiunge qualcos’altro. Ora la CAF vuole la copia integrale del mio atto di nascita. Per verificare che non sia ? sposata (!). Il comune di Ghilarza mi darà una copia su modello internazionale (plurilingue)? Normalmente esiste per l’estratto di nascita. Oppure dovrò tradurlo io? E andare di nuovo in tribunale a dire: “Giuro di aver bene e fedelmente adempiuto al compito affidatomi al solo scopo di far conoscere ai giudici la verità”? Oh no!
Un dubbio risolto: iniziavo a chiedermi se avrei mai ricevuto la mia carta dello studente. Se la mia carte Imagine’R (l'abbonamento alla RATP tariffa studente) non dovesse trasformarsi davvero in una carte imaginaire. Ma ieri nella cassetta della posta: surprise surprise!! Ora sono una studentessa della Sorbona a tutti gli effetti. E finalmente ho potuto fare richiesta d’abbonamento per la metro (e sostituire la costosissima Carte Orange).
Prima di completarla: missione foto-tessera. Chi mi conosce da un po’ di tempo sa quanto questa sia impresa ardua per la sottoscritta. Forse non occorre precisare che ho dovuto farle due volte, che la “photomaton” scelta era proprio dello stesso tipo della famosa macchinetta dell’Esselunga di via di Novoli delle mie foto pre-Londra (ovvero tre possibilità, ma l’ultima è quella che vince, anche se nel momento ti convinci - e hai ragione- che la seconda o la prima erano molto meno disastrose).
Beh vabbé ho migliorato la tecnica, non sembro più appena uscita dall’esorcista (e non sembra neanche una foto di quando avevo 50 anni), ma la mia faccia è enorme, (come quella della mia amica grassa e noiosa che ora ha almeno internet, ma non il fidanzato), e il mio sguardo è incredibilmente assente (un ricordo degli amici punkabbestia?).

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….to be continued….?

jeudi 8 novembre 2007

Su fil di lama.

Felicità raggiunta, si cammina
per te su fil di lama.

Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.


E. Montale



Chiedo scusa per l'ennesima citazione. Dato che qualcuno me l'ha fatto notare (anzi, notarek*).
In questi giorni non riesco a concettualizzare niente. Continuo a rimandare email (chiedo perdono!) e addirittura sms, che non richiedono alcuno (o quasi) sforzo intellettuale.
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Sono felice.
Questa vita si riempe di cose belle. Ritrova ciò che di bello c'era già.
Ma è fatta anche di cose tristi. E di nostalgie.
Per questo ne sono profondamente innamorata.

Però mi accorgo di aver ripreso a giudicare.
Non mi piace chi giudica. Non mi piace essere giudicata.
Ma ancor meno mi piace accorgermi di giudicare o aver giudicato qualcosa o qualcuno.
Un giorno inizierò a mettre de l'eau dans mon vin.



p.s.: la grève continua, Tolbiac è ancora bloccato. Ma il bosco di Nogent ci accoglie sempre a braccia aperte. Così pieno di rovine coloniali e di simpaticissimi scoiattoli rossi. Manca solo un laghetto verdinoazzurrinocelestinolillà.
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*dai ridi, che la tesi è quasi finita.....in regalo ti manderò la nostra canzone preferita (ne ho già il copyright!), e potrai spararla a tutto volume alla tua festa...così ti vorranno tutti più bene...
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p.s.2: com'è bello avere una pagina su cui scrivere solo sciocchezze.

dimanche 4 novembre 2007

Paris sera toujours Paris?

Communiqués de la Présidence de l’Université :

1er novembre 2007 .
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Une assemblée générale réunissant plus de cinq cents participants au centre Pierre Mendès France le mercredi 31 octobre a appelé majoritairement au maintien des piquets de grève et à la mobilisation d’éléments extérieurs dans le cadre d’une journée « portes ouvertes » le vendredi 2 novembre.

La présidence de l’Université rappelle que les locaux universitaires sont destinés d’abord à l’enseignement et aux étudiants, qu’elle est certes ouverte à la tenue de débats les concernant, mais qu’elle ne peut accepter un blocage durable de son fonctionnement normal et le déroulement d’activités dans des conditions qui mettent en cause la sécurité.
En conséquence, la présidence de l’Université se voit contrainte de maintenir fermé le centre Pierre Mendès France les vendredi 2 et samedi 3 novembre 2007.
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2 novembre 2007 .
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En raison de l’occupation nocturne du centre Panthéon par des éléments incontrôlés, la présidence de l’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne regrette de devoir maintenir ce centre fermé demain, samedi 03 novembre 2007.
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3 novembre 2007
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Malgré les propositions qui leur ont été faites de rouvrir le centre Pierre Mendès France le lundi 5 novembre dans la matinée, une quarantaine d’étudiants et d’éléments extérieurs a occupé le centre Panthéon dans la nuit du 2 au 3 novembre. Ces propositions leur garantissaient pourtant la liberté d’exprimer leurs revendications sous réserve de laisser les enseignements se dérouler.
L’Université a dû faire procéder à l’évacuation du centre.
Celle-ci s’est déroulée sans aucun incident.
Le centre Panthéon sera rouvert lundi 5 novembre. Soucieux de respecter le droit des étudiants de bénéficier de leurs enseignements et leur liberté d’organiser des débats, le président de l’université Paris 1 Panthéon-Sorbonne conduira des réunions de concertation avec les étudiants et les autres acteurs de l’Université, lundi 5 novembre, pour examiner les conditions de réouverture du centre Pierre Mendès France mardi 6 novembre.

mercredi 31 octobre 2007

Vizio numero uno.

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Si deve incominciare a perdere la memoria, anche solo brandelli di ricordi, per capire che in essa consiste la nostra vita. Senza memoria la vita non è vita….La nostra memoria è la nostra coerenza, la nostra ragione, il nostro sentimento, persino il nostro agire. Senza di essa non siamo nulla…..(Non mi resta che aspettare l’amnesia finale, quella che può cancellare una vita intera, come fu per mia madre…..)

Luis Buñuel

mardi 30 octobre 2007

Pausa caffé.


Il y a des sujets merdiques. Pour tous. Et c'est une surprise!
Check your emails!

-"pourquoi tu ne réponds pas aux e-mails?"

- "...ce sont 84 putain de pages que je me ferai le plaisir de vous présenter le....!"
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- "...ou bien quand je t'appelle tu fais le tri et tu ne réponds pas?"
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Tout ça c'est trop rigolo.
Il faut du café. C'est clair. Si j'étais encore là bas, je berrais du café turc....(ops! bosniaque!).....Mais il faut se contenter....

mardi 23 octobre 2007

Il golpe bianco
............................................(di Marco Travaglio)


firma la petizione pro De Magistris

dimanche 21 octobre 2007

In un'altra vita.

(I giorni, le vélib, la grève, le conferenze, la lettura, la scolarité, eMule, i Radiohead)
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In questi giorni non riesco a smettere di ascoltare “I giorni” di Ludovico Einaudi. E anche a me è venuta voglia di andare in Africa.

C’è ancora qualche strascico della grève iniziata mercoledì sera. Per fortuna ci sono le vélib. In questi giorni però è difficile trovarne una, e molto spesso anche se disponibili non si riesce a portarle via dalle postazioni.

Guillermo continua a trascinarci a tutte le conferenze organizzate dalla “Chaire des Amériques”, che presiede. Alcune sono interessanti, ma il peggio è che dopo ci obbliga anche a finire tutto il buffet. Per fortuna sono vegetariana e posso evitare le tartine! Mi toccano solo i dolci, dal gusto decisamente discutibile.

Ora riesco a leggere sulla metro. Ci ho riprovato quest’anno per la prima volta nel lungo tragitto dalla cité universitaire fino a saint ambroise. Forse la capacità di estraniarsi da quello che succede attorno dipende da quanto il libro che si ha in mano è più o meno coinvolgente, o dalla propria calma interiore. Ma funziona solo se sono seduta. Non sarò mai come quei parigini che leggono reggendo il libro al di sopra degli altri quando la metro è affollata.

Ho deciso di abbandonare la scolarité dello IEDES, finalement. Non ne potevo più della loro scortesia. Mi iscrivo a Paris I. Il master è lo stesso, ma la segretaria è una signora simpaticissima. Anche se per parlarci la fila è interminabile. Intrattiene chiunque con vari aneddoti sulla propria vita, e su quella altrui.

Sto esagerando con eMule, tra poco lo disinstallo. E faccio un abbonamento per usufruire delle mediateche parigine. Però mi ha permesso di viaggiare indietro nei ricordi. Ritrovando alcuni dei gruppi che mi piacevano quando facevo le superiori. Come i Flaming Lips, i Pavement, i Jesus and Mary Chain e le Velocity Girl.

L’ultimo album dei Radiohead è scaricabile dal loro sito http://www.inrainbows.com/. Il prezzo è deciso dallo stesso acquirente (“NO REALLY. IT’S UP TO YOU!” ). L’offerta minima è un penny. Voi quanto paghereste?


p.s: i johnson fm esistono davvero? perché ne ho tracce sul mio pc e nella mia memoria ma sul web sono introvabili?
p.s. 2: non riesco a ricordare il titolo di una canzone di Battiato. Il testo critica la musica contemporanea. Ma non è né Patriots né Chanson Egocentrique. A chiunque venga in mente.... (Dario è certamente tra i cd della tua macchina).

mardi 9 octobre 2007

Major Tom to Ground Control.

nuit blanche-paris-BNF





Finalmente ho la connessione in camera.
La carta wi-fi però non è mia. La mia arriva presto.

Non ho parole per voi, da quando sono arrivata qui. Lo so che ho promesso molte mail.
Scriverò presto, appena mi ri-sintonizzo. Sono un pò spaesata.

Per ora, l'unico modo di stare con me è ascoltare Space Oddity di David Bowie.
è una buona sintesi.





Qualche link:
- un pezzo di spettacolo (bellissimo) di costanza: one reel-suicide
- i primi frammenti dell'erasmusfilm, montati da anna: prochainement, making of, introduction, la grève
- per i nostalgici.....l'ormai mitico celestino

vendredi 14 septembre 2007

Visioni.


stefano bollani e i visionari with petra magoni




dopo.

ora non la saprei definire, la sensazione che può dare la proiezione di un déjà vu nel futuro...

voglio dire, non è una premonizione.

prima o poi però.......

mi hanno già detto che ultimamente sto dando di matto.
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quando impazzisco completamente poi ci arrivo.....




(p.s......valé...stavolta le ho filmate, le poesie di maraini in musica....la connessione ghilarzese non lo permette.....ma quando sarò a firenze o più probabile a parigi te le faccio sentire......e....aspetto ancora i tuoi post...)

lundi 10 septembre 2007

Mi offro per sognare.

Ma quanto vive l’uomo?
Vive mille anni o uno solo?
Vive una settimana o più secoli?
Per quanto tempo muore l’uomo?
Che vuol dire per sempre?

Pablo Neruda

cagliari, settembre '07



Quanto resisterà questo pc prima di implodere per la terza volta?
Racconterò le mie vacanze?
Le racconterò a ritroso?
Ogni promessa è debito?
Ci si innamora di un’altra persona o dell’idea di essere innamorati?



….forse è Gigantic dei Pixies a rendermi scema……

lundi 13 août 2007

On the road.

Eccomi.
Il mio lunghissimo viaggio per Sarajevo è iniziato. Un pò mi chiedo perché per arrivare lì ho scelto l'opzione sbattimento più.
Cagliari è caldissima. Domattina mi sveglierò prestissimo, per volare a Bologna. Non so quando avrò di nuovo accesso al web.
Magari lo racconterò, questo viaggio.


Non so perché ma in questo momento mi viene in mente solo un proverbio: il lupo perde il pelo ma non il vizio......
Stavolta te la concedo, questa soddisfazione. Tutta per te.
Poi ti lascio qui.

jeudi 9 août 2007

Frammenti.

Ogni volta che frugo tra gli strati dei miei traslochi ritrovo piccoli particolari dimenticati. Mi piacciono quelle poche lettere distratte buttate giù su un foglio senza nessuna pretesa. L'anno scorso era il contratto col quale Marco mi affidava la mia prima bicicletta fiorentina, sottratta chissàddove. Era la lido #3567. L'obbligo era di restituirla alla sua città prima della mia partenza. Firenze se l'era ripresa molto prima, dopo un incidente che le aveva incrinato la forca, rendendola scomodissima. Non mi ero fatta nulla, avevo cambiato la ruota e l'avevo ripresa con me. Me l'avevano rubata, per qualche giorno. E sì che non avevo mai cambiato il lucchetto che me la teneva ancorata davanti a casa. Un lucchetto a combinazione 000, non era poi così difficile, volpina, ma era una bici della città. Giusto così. L'avrei ritrovata qualche giorno dopo, grazie a una telefonata sospetta, per affidarla a Nicola, che se l'era fatta rubare pezzo per pezzo in men che non si dica in via dei Serragli. Nel frattempo me ne ero già procurata un'altra, stavolta in maniera onesta, stavolta senza nome (la prossima, ho deciso, si chiamerà Ginger). Anche lei mi accompagnò in un incidente. Quella volta mi ero fatta male anche io. A Firenze, le bici non se le caga proprio nessuno. Rido sempre quando penso a Nicola che mi prende in giro mentre lo stresso per iscriversi a capoeira con me. Il giorno dopo mi aveva trovato priva di sensi sull'asfalto. Ma niente di grave. Dopo quindici giorni ero già quasi come nuova, pronta per la capoeira. E anche la mia bici, dopo un pò...valutata per 120 euro dall'assicurazione. Piano piano, però, anche lei è invecchiata. Angela aveva iniziato a chiamarla il rudere. Effettivamente un pò lo era. Avevo perso le luci per strada, i pedali erano sconnessi, e i suoi freni facevano spaventare tutti quegli odiosissimi turisti americani che camminano per le piccole strade fiorentine in file da dieci....per occuparlo tutto, lo spazio disponibile. In ogni caso, come si permetteva? Era la mia bici. Ora è ancora lì, sotto casa Melidoro. Mi si è stretto il cuore quando l'ho rivista.


Mi sono persa. Non era della bici che dovevo scrivere ma vabbé. Era del biglietto che ho trovato stamattina. è di tre anni fa. Scritto da visitatori notturni accolti dalla mia allora compagna di stanza (e ora di pagina), mentre dormivo. Diceva "chi dorme non piglia pesci.......ma anche a star svegli....poca vela!". Ecco è proprio questo, ora. Simon lo definisce un "passer le temps pour passer le temps", ci aggiunge poi "un peu comme la vie, alors", ma io su questo non saprei. Però adesso è vero. è un tempo di attesa. Solo faccio tante cose e non ne capisco il senso. Aspetto. Di essere catapultata in una nuova vita da costruire di nuovo da capo. è estremamente stimolante, emozionante. Ma non ho fretta, nessuna impazienza. è un'attesa strana. Non so se tutte le attese si riempiono solo di quello che verrà. Non ho mai avuto un tempo così lungo in cui pensare. Lo riempio di altro.


Parto lunedì. Questo viaggio, incerto fino alla fine. Tanto che ancora non ho prenotato i biglietti per il rientro. Una disorganization che neanche Blanchard e Kremer. Da sola volerò fino a Bologna, arriverò in treno ad Ancona e da lì la nave per Split, in Croazia. Poi, boh, cambierò i miei soldi e prenderò un autobus. Non so ancora se per Mostar, o direttamente per Sarajevo. Questo dipenderà da Laura. In teoria dovrebbe aspettarmi anche lei a Sarajevo...ma chi la conosce sa che quando starò per salire sull'autobus potrà chiamarmi e dirmi che ha cambiato idea e che mi aspetta al mitico Stari Most. Lascio aperta la possibilità di ringambo, inevitabile. Di sicuro però, so che a Sarajevo mi aspetterà Federico, ed un suo amico. Da lì viaggeremo verso Dubrovnik. Non so ancora dove ci raggiungerà Sophie. Poi insieme verso il Montenegro. Federico ed il suo amico ripartiranno da Kotor. Io non potrò più viaggiare con loro perché da astuta volpina ho aspettato troppo a prenotare il biglietto e non ho trovato posto. Perciò risalirò ancora per qualche giorno su per la Bosnia con Sophie.....e ripartirò da Split. Sono contenta. Di rivederli, di fare un giro lì. La mia Lonely Planet dice che la sopravvivenza in Bosnia è ardua per i vegetariani e ancor di più per i vegani. Non mi preoccupa. E mia madre è addirittura contenta. Vedremo, no?

Ora scappo al mare.


ps: il mio pc è salvo. ringrazio immensamente mila e pipu (sapete voi perché).

mercredi 25 juillet 2007

Ormai sono in ritardo per gli amici
per l'odio potrei farcela da solo
illuminando al tritolo
chi ha la faccia e mostra solo il viso
sempre gradevole sempre più impreciso
e l'esplosivo spacca, taglia, fruga
tra gli ospiti di un ballo mascherato
io mi sono invitato
a rilevar l'impronta dietro ogni maschera che salta
e a non aver pietà per la mia prima volta


De André - La bomba in testa

vendredi 20 juillet 2007

Per altri mari.



presto,.......presto.

Histoires de famille.

Ciao Genti !

« Je suis en train d´avoir la pire "resaca" de ma vie mais je n´ai pas bu :-) c´est "una resaca" plus spirituelle. je n´ai plus de temps parce que avec 24 h chez moi j´ai pas mal des choses à faire, de gens à voir, des valises à faire, des papiers à remplir, voila, vous pouvez l´ imaginer. Je vais dire que la poste est très vite, les colis sont arrivés ce matin, donc vale et lau ce n´est pas une mal solution.»
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« Je suis de retour à Amsterdam. Il pleut. Vous me manquez beaucoup. Paris me manque beaucoup. Maintenant je vais acheter un parapluie. »
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« Chers sexiest! Voilà la liste officielle de l'ordre de nos calendriers. 2007: Juillet - Elias, Aout - Mihoko, Septembre - Blanca, Octobre - Anja, Novembre - Stefan, Decembre – Simon. 2008: Janvier - Anna, Février - Pol, Mars - Jan, Avril - Valentina, Mai - Nicole, Juin – Angel, Juillet - Sophie, Aout - Laura, Septembre - Sayuri , Octobre - AlomaWow!!! C'est long, n'est-ce pas? Mais qu'est-ce qui se va passer en novembre 2008? »
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« Novembre 2008 nouvelle édition de la famille érotique!! Ou vous pensez que la commission des fêtes est morte??Comment ça va mes amis/es?? Barcelona continue comme toujours (cool...), mais vous me manquez trop pour m'amuser vraiment. Il fait chaud et il y a de soleil. Je suis déjà allée qq fois a la plage et c'étais super!! Je travaille tous les jours avec 20 enfants entre 5 et 6 années...Et partant je suis absolutement crevée tout la journée. Mais les soirées il y a plein des trucs a faire à plein air et "gratos". Alors je suis fatiguée eternellement... »
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« Je vous écris dès les pirinées, Sallent, il fait froid :-( "la frontera" le lieu où je travaille est presqu´à 2.000 mètres. C´est au milieu de rien il y a que des vaches et des françaises du sud avec un accent très drôle, mais quand même je continue à parler en français. Je suis à la cage de un supermarché avec des chiffres et des ordinateurs, c´est mon rêve, vous pouvez l´imaginer. Je vends des bouteilles d´alcool énormes bcp d´alcool et des olives. et je n´aime pas trop ça. :-) »
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« Blanca!! jooooodeeer! Ya te he localizado en el mapa, mola caxo el sitio! al lado de un tal Formigal, y al lado del lago ese, el mmmm Embalse de Lanuza, no? mequivoco?.....oye! quiero una foto de ese lago si te pasas por allí, si? trato hecho?en fin...Scuse-moi a tout le monde... »
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« je suis rentrée aussi...oui. je suis pas encore trop optimiste. avant d'arriver à vienne je me suis arretée 4 jours à l'ouest de l'autriche dans un petit village avec ma ... famille. wow! c'était trop de changement après paris. j'ai même commencé de prendre des photos des plantes. c'est grave. j'ai pensé de commencer avec ca un peu plus tard... maintenant à vienne j'apprécie beeeeaucoup la vie dans une ville...quand-même stefito avait raison quand il a dit que tout se passait 20 ans plus tard à vienne. maintenant je le sais aussi.»
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« je suis bien rentrèe à Firenze (à part le rétard), le voyage était cool enfin. j'ai connu une dame nigeriane avec une petit petit fille très mignon (3 mois!!) et on a parlé tout le temps.. pour vale: j'ai connu aussi un mec qui joue dans I Fiati Sprecati! e suona il trombone!nn è quello che ti piace però..
et aujourd'hui,je suis un peu confuse ..contente de revoir ma famille,le soileil, ma maison, mon vélo (cousine de Ambrosita!), parler avec mes amis, manger la parmigiana (ah..merci mamma!), la mozzarellaaa...uaho »
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« J´espère que vous allez tous bien, que tous les "fucking" examens finisseront "fucking" bientôt et qu´après vous passerez de ("fucking") très bonnes vacances.
PS: Pour ceux qui seront à Paris fin juillet: ptt je vous joindrais quelques jours après les "fucking" examens.. »
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« J'ai pas dormi plus de 5 hours la dernière semaine, je me laisse pousser la barbe pendant 15 jours et en plus j'ai des boutons (granos) par tout ma visage...jajaj mais!!! JE SUIS EN VACANCES!!!Wow il y a déjà 3 semaines qu'on se voit pas et c'est comme une année entière a mes yeux!!! Merci pour les photos!!! Bonne je rentre a Paris le vendredi 13... et resterais là jusqu'a la fin de juillet, qui est encore là? »
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« …..enfin je suis rentrée dans la fuckin’island !!! je suis vraiment vraiment fatiguée….je crois d’avoir une maladie famille !….je peux pas m’asseoir nulle part…parce- que….je m’endormis !!!!....j’en sais plus combien d’heures de sommeil j’ai perdu ces derniers mois… !….....j’ai été acceptée en master 2 !!!....c’est dommage qu’on n’a pas fait des blagues tous ensemble à la scolarité IEDES…..je vous attends l’année prochaine!!!? …….Lauraaaaa….comment je bouge de Spalato à la Bosnie ???? en train….en bus ???? Stef, Sophie….vous venez en Bosnie ?»

mercredi 18 juillet 2007

Solo di passaggio.

Tutto questo accadeva molto tempo fa: l’istante di una vita. L’aereo è atterrato, Geraldo è morto; Alice, Tiago, Janou, Roland, Gilles, Louna, Laetitia, Antoine, Elise, Aurélie, Rémy, Victor e molti altri sono nati; Soledad, Emmanuelle, Loic, Jérome, Vincent, Mélanie, Christophe, Alban e Sophie sono oggi donne e uomini fatti; su queste maree del tempo, il Brasile ha assunto l’aspetto di una democrazia, il cruzeiro si è trasformato in real, il real si è allineato al dollaro, il litorale continua ad attirare gli affamati dell’interno, Fortaleza è diventata una famosa stazione balneare, qualche grattacielo è spuntato a Teresina, imperi sono crollati, l’Europa è andata a destra e a sinistra, aggregandosi e sfaldandosi, l’Africa muore di tutti i mali mentre l’universale mercantilismo sostiene di sradicare gli “ismi”, un paio di migliaia di studenti hanno attraversato le mie classi, coppie e amicizie si sono sciolte, altre si sono strette, Minne e io ci siamo incontrati, Irène e io ci siamo separati, e , nella casa del Vercors che Christophe ha rimesso a posto, ho scritto dei libri, mai niente sul Brasile.

da Ecco la storia - Daniel Pennac

mardi 3 juillet 2007

...take me home.

Solo qualche parola, per spazzare via i malumori del post precedente. Sono giorni in cui tutto è abbastanza chiaro, quasi evidente. è un'esperienza che torna, anche se sembra nuova, a riappacificarmi. Ho preso le mie decisioni. Due di due. Una sabato mattina, mentre il mio accompagnatore scioglieva lo zucchero nel suo caffé e parlava di promesse sentite e mai mantenute. L'altra davanti al "penseur" di Rodin, sotto il sole dell'unica giornata estiva di questa Parigi invernale. A turno, ho seguito il cuore, la testa e poi l'istinto. C'è chi vince e chi perde. E le possibilità, come sempre, sono infinite.

Il resto, o forse tutto, ben presto.



"...forse, quando saro' vecchia, cosa credi che vedro'? Potrei camminare via, lontano da me stessa."
(Candy Says - Velvet Underground)

mardi 26 juin 2007

magari domani.

oggi non sopporto molte cose. oggi sono stanca di continuare a partire e ricominciare. sarà già il terzo nuovo inizio. e il quarto è già alle porte. sono stanca di vedere entrare e uscire persone dalla mia vita. inizio a chiedermi se quando mi fermerò sarà perché ne varrà la pena, o perché semplicemente sarò stanca e deciderò di accontentarmi. oggi non sopporto chi mi dice che non mi devo lamentare. ho bisogno di lamentarmi oggi, se non sto bene. se ancora prima di addormentarmi ci passano tre ore. se non lo volete sentire allora non chiedete. se non vi va bene non mi interessa. passo troppo tempo a cercare di capire gli altri. sarebbe il caso che anche gli altri cerchino di capire. non voglio sentire parole non pensate per me. chi predica bene razzola male. spesso lo faccio anch’io. ma oggi non lo sopporto. non parlate senza cognizione di causa. oggi non sono buona, non sono dolce, non sono comprensiva. oggi non ne lascio passare una. oggi non vi lamentate con me, non sono la persona adatta. magari domani. oggi non ditemi che avete paura. perché la paura mi fa arrabbiare. io non ho paura di perdere quello che ho. non ho paura di non essere all’altezza. non ho paura di mettermi in gioco. se non ci arrivo pazienza. sono testarda. voglio sempre dimostrare a me stessa che ce la faccio. a volte davvero non serve.
oggi sono immensamente, instancabilmente, irrimediabilmente insopportabile.
pace.

magari domani.

Ça va, ça vient. Famille.


On le voit dans nos yeux éclaircis par la « pluie », essuyés par le vent. On l’entend dans nos chansons par les gares parisiennes. Il me reste pas de mot si non un espoir :….il y aura un jour, quelque part, encore une fois une place pour nous.



Mais les amis ça va, ça vient,
Alors partons vite brûler le jour et la nuit.

lundi 18 juin 2007

Fantasmi.

"....ça fait longtemps qu'on se voit pas!"

"toi tu habites encore à Paris?"

"..oui.....je crois..."

samedi 9 juin 2007

Provocations.

9 minutes 43 secondes

vendredi 1 juin 2007

Cuma.

...la sola preoccupazione che voglio avere stasera è di ricordarmi di prendere le chiavi prima di uscire di casa...

lundi 28 mai 2007


..."Ripensandoci, era proprio il signor Whittier a sostenere che avessimo sempre ragione.

"Il punto non e' avere ragione o torto" direbbe il signor Whittier.

Non esiste nulla di sbagliato. Non nelle nostre menti. Nella nostra personale realta'.

E' impossibile decidere di fare la cosa sbagliata.

E' impossibile dire qualcosa di sbagliato.

Nella propria mente si ha sempre ragione. Ogni azione che si compie -cio' che si fa o si dice, o come si sceglie di apparire- nel momento in cui si agisce e' automaticamente giusta.

Con la mano che trema sollevando la tazza, il signor Whittier dice: "Anche se doveste pensare:'Oggi ho deciso di bere il caffe' nel modo sbagliato...da uno stivale sporco'. Anche in quel caso avreste ragione, perche' sareste voi a decidere di bere il caffe' da quello stivale".

Perche' e' impossibile fare qualcosa di sbagliato. Si e' sempre nel giusto."...

..."Siamo tutti condannati ad avere ragione. Su tutto cio' che puo' venirci in mente.

In questo mondo fluido e mutevole in cui ciascuno ha ragione e ogni idea e' giusta nel momento in cui viene messa in pratica, direbbe il signor Whittier, l'unica cosa sicura e' cio' che si promette."...



Chuck Palahniuk

"Cavie"


dimanche 27 mai 2007

samedi 26 mai 2007

jeudi 24 mai 2007

Silenzio.

. .
Conosco una città
che ogni giorno s'empie di sole
e tutto è rapito in quel momento
.
Me ne sono andato una sera
.
Nel cuore durava il limio
delle cicale
.
Dal bastimento
verniciato di bianco
ho visto
la mia città sparire
lasciando
un poco
un abbraccio di lumi nell'aria torbida
sospesi
.
.
.
G. Ungaretti - Silenzio
da L'allegria - Il porto sepolto

mercredi 23 mai 2007

Simple Twist of Fate.


Qualche anno fa, qualcuno scriveva:

“…I hope that someday you will understand that you cannot control everything in life”


Ci sono cose che non si scelgono.
Quando il treno arriva alla mia stazione, mi rendo conto che prima di partire voglio fare ancora molte cose, e che ho dimenticato a casa quello che mi serve.
E non ci salgo.
Un mare agitato mi sbatte in avanti e mi tira indietro.
E io decido di uscirne, e sedermi sulla spiaggia ad osservare.
A volte non so se è meglio scegliere o essere scelti.
Scegliere di scegliere.
Scegliere di non scegliere.
Scegliere di essere scelti.
Essere scelti per scegliere.
A volte è come innamorarsi della persona giusta al momento sbagliato.
O della persona sbagliata al momento giusto.

Sorridi.

“….and this I cannot control”
.

Disordini.

.

..
.

.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Non ho mai capito quelli che nello zaino per la scuola mettevano libri e quaderni maniacalmente in ordine di grandezza.
Quelli che nei cassetti e negli armadi i vestiti vanno per colori e sfumature.
Quelli che nelle librerie, i libri si sistemano dal più alto al più basso.
Quelli che numerano i film per poterli trovare facilmente schedati nelle loro liste.
Quelli che il dentifricio va schiacciato dalla fine verso l’inizio, assolutamente non al centro.
.
Un po’ mi stanno antipatici.
.
E pensare che quando ero piccola mio padre mi prendeva in giro perché prima di dormire allineavo perfettamente le mie scarpe al lato del letto.
Ora sono un’inguaribile disordinata. In tutto.
Nelle cose, nello studio, negli orari, nell’alimentazione, nei rapporti.
.
Qualche mese fa, con tante buone intenzioni, ho comprato dei raccoglitori per i miei appunti.
Ce l’ho fatta, per qualche tempo, a tenerli nel modo in cui mi ero riproposta.
Ora, però, nessuno ne capirebbe la sistemazione.
Tranne me. Sono legati da associazioni irrazionali di idee.
Trovare un documento nel mio computer è una prova di intelligenza.
.
Eppure, tutti mi dicono che sono fin troppo razionale.
E’ forse sempre stato questo, il mio difetto principale. O volendo, il mio miglior pregio.
Nell’ultimo anno, è vero, mi sono accorta di srazionalizzare tutto.
Non so se è meglio o peggio. E’ solo un altro lato di me stessa.
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Per il momento, però, riesco ancora a ritrovare quello che perdo.
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Chi è disordinato ha ordine interiore?
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p.s.: la foto l'ho rubata qui

dimanche 20 mai 2007

La domenica delle salme.

Tentò la fuga in tram verso le sei del mattino dalla bottiglia di orzata dove galleggiava Milano
non fu difficile seguirlo il poeta della Baggina la sua anima accesa mandava luce di lampadina
gli incendiarono il letto sulla strada di Trento riuscì a salvarsi dalla sua barba
un pettirosso da combattimento.
I polacchi non morirono subito e inginocchiati agli ultimi semafori rifacevano il trucco alle troie di regime lanciate verso il mare
i trafficanti di saponette mettevano pancia verso est
chi si convertiva nel novanta era dispensato nel novantuno
la scimmia del quarto Reich ballava la polka sopra il muro e mentre si arrampicava le abbiamo visto tutto il culo
la piramide di Cheope volle essere ricostruita in quel giorno di festa
masso per masso
schiavo per schiavo
comunista per comunista.
La domenica delle salme non si udirono fucilate
il gas esilarante presidiava le strade.
La domenica delle salme si portò via tutti i pensieri e le regine del tua culpa affollarono i parrucchieri.
Nell'assolata galera patria il secondo secondino disse a "Baffi di Sego" che era il primo
si può fare domani sul far del mattino e furono inviati messi fanti cavalli cani ed un somaro ad annunciare l'amputazione della gamba di Renato Curcio il carbonaro
il ministro dei temporali in un tripudio di tromboni auspicava democrazia con la tovaglia sulle mani e le mani sui coglioni
- voglio vivere in una città dove all'ora dell'aperitivo non ci siano spargimenti di sangue o di detersivo -
a tarda sera io e il mio illustre cugino De Andrade eravamo gli ultimi cittadini liberi di questa famosa città civile perché avevamo un cannone nel cortile.
La domenica delle salme nessuno si fece male
tutti a seguire il feretro del defunto ideale
la domenica delle salme si sentiva cantare
- quant'è bella giovinezza non vogliamo più invecchiare -.
Gli ultimi viandanti si ritirarono nelle catacombe accesero la televisione e ci guardarono cantare per una mezz'oretta poi ci mandarono a cagare
-voi che avete cantato sui trampoli e in ginocchio con i pianoforti a tracolla vestiti da Pinocchio voi che avete cantato per i longobardi e per i centralisti per l'Amazzonia e per la pecunia nei palastilisti e dai padri Maristi
voi avevate voci potenti lingue allenate a battere il tamburo voi avevate voci potenti adatte per il vaffanculo -
La domenica delle salme gli addetti alla nostalgia accompagnarono tra i flauti il cadavere di Utopia
la domenica delle salme fu una domenica come tante
il giorno dopo c'erano segni di una pace terrificante
mentre il cuore d'Italia da Palermo ad Aosta si gonfiava in un coro di vibrante protesta.


La domenica delle salme- Fabrizio De André (1990).

vendredi 18 mai 2007

Château Rouge.

Due voci, due strumenti, una luce soffusa.
Una bossa nova.
Quanto basta.
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Ancora le nostre parole stampate su carta.
Ancora noi. I nostri suoni.
Le nostre partenze imminenti.

....è come se il presente fosse già passato, e mi mancasse.

dimanche 13 mai 2007

You are so little.

Qualcuno ha detto, durante le mie settimane di insonnia, che per dormire ho bisogno di avere dei problemi per la testa....
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Effettivamente ora dormo benissimo.
Non è normale, lo so.
Una cosa per volta....
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p.s: vorrei metterla, l'immagine che corrisponde a questo titolo. è sul mio pc, ma l'unico modo di prendermela è il tasto stamp.....è un furto.....
Comunque è di Andy Warhol.

jeudi 10 mai 2007

See Emily Play.

A volte vorrei che ogni possibilità che mi chiama iniziasse a gridare i suoi motivi così forte da farmi arrabbiare.
Portandomi a sceglierne una sola, smontando irrazionalmente ogni ragione.
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Finché tutto rimane così composto, continuo a farmi sedurre.
Anche da quello che so di non volere.
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Perché quello che voglio, ancora non lo so.
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"Emily tries but misunderstands,
She's often inclined to borrow somebody's dreams till tomorrow"
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See Emily Play - Pink Floyd

dimanche 6 mai 2007

mercredi 2 mai 2007

Buon compleanno.


( Non ce n'è riuscita neanche una.)

il tuo video




lundi 30 avril 2007

Au marbre.

Presto questo blog accoglierà pensieri e parole dalla vicina Ginevra....
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(niente di tutto ciò che il nuovo ospite scriverà potrà essere usato contro di me)
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Si accettano candidature da parte di ulteriori partecipanti.....La selezione si baserà su una discriminazione positiva in favore di alcune zone geografiche.....in particolare le città di Firenze, Parigi, Flensburg, Brighton e Bogotà...
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nel frattempo,
benvenuto a te...

dimanche 22 avril 2007

Avevo chiesto.....

Come potrei non dedicare due righe al Grillo Parlante, che ha cresciuto tutta la mia generazione?
...Avevo chiesto ACACIA.....A-C-A-C-I-A........ACACIA!
La sua voce metallica un pò mi impauriva.
Però forse se gli avessi dato più retta ora saprei pronunciare tutte le vocali in modo corretto.
Giusto, Laura?
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p.s.: curiosando nel dimenticatoio ancora non sono riuscita a trovare una foto che attesti l'esistenza delle Burrelle del Mulino Bianco......ma prima o poi dimostrerò che non erano biscotti prodotti solo nella fuckin'island.....

“Forgive me, is this the way to the Future ?”



C’est mon deuxième concert de Bregovic. Comme la première fois, Goran est formidable.
Mais différent. Il n’y a pas ses hits biens connues. Rien «Kalasnikov !», rien «Mesecina» etc…. Quand-même, l’Orchestre arrive comme toujours par le public, pour le surprendre.





C’est une nouvelle composition qui réunit la tradition balkanique, avec l’Orchestre des Mariages et des Enterrements, et la musique contemporaine, avec l’Absolute Ensemble de New York. Un dialogue entre monde moderne et tradition.
Ce sont trois lettres aux trois prophètes. Du Catholicisme, du Christianisme orthodoxe et de l’Islam. Trois lettres musicales.
Où le mots n’arrivent pas à communiquer, le langage universel de la musique y arrive, bien sur.

mercredi 18 avril 2007

I'm Set Free

….solo un pensiero delle mie vacanze, il resto lo lascio ad un altro giorno.

Me ne sono accorta ascoltando alcuni cd che quasi avevo scordato di avere.…..Fino ad oggi, non ho trovato nessun altro pezzo che abbia in me lo stesso effetto di quei pochi secondi di I’m Set Free dei Velvet Underground in cui Lou Reed smette di cantare e lascia spazio ai soli strumenti.
Neanche un minuto.
Ma ne rimango assolutamente ipnotizzata.

mercredi 11 avril 2007

Then when?

L’homo sentimentalis non può essere definito come un uomo che ha sentimenti ( poiché tutti li abbiamo), ma come un uomo che ha innalzato i sentimenti a valori. Nell’istante in cui il sentimento viene considerato un valore, tutti vogliono averlo; e poiché tutti amiamo vantarci dei nostri valori, abbiamo la tendenza a ostentare i nostri sentimenti.
La trasformazione del sentimento in valore si verificò in Europa nel dodicesimo secolo: i trovatori che cantavano la loro immensa passione per un’amata e irraggiungibile dama apparivano a tutti quelli che li ascoltavano così meravigliosi e belli, che chiunque, seguendo il loro esempio, voleva apparire in preda a un qualche insopprimibile moto del cuore. [……]

Nella definizione di sentimento è compresa l’idea che esso nasca in noi indipendentemente dalla nostra volontà, e spesso contro la nostra volontà. Nel momento in cui vogliamo sentire (decidiamo di sentire come Don Chisciotte decise di amare Dulcinea), il sentimento non è più un sentimento, ma l’imitazione di un sentimento, la sua rappresentazione. Il che si chiama comunemente isterismo. Perciò l’homo sentimentalis equivale in realtà all’homo hystericus. Con ciò non si può dire che l’uomo che imita un sentimento non lo provi veramente. L’attore che recita la parte del vecchio re Lear prova sulla scena, davanti a tutti gli spettatori, la tristezza dell’uomo abbandonato e tradito, ma questa tristezza evapora nell’istante in cui termina lo spettacolo.
Perciò l’homo sentimentalis, che ci fa vergognare con i suoi grandi sentimenti, subito dopo ci sconcerta con la sua inspiegabile indifferenza.

Milan Kundera- L’immortalità.

mardi 3 avril 2007

Luxembourg and his clouds.

Ce matin, comme tous les mardis, je suis descendue à l’arrêt Luxembourg de la RER pour aller au cours de macro au Panthéon. Comme tous les mardis, et comme toujours ici à Paris, j’étais en retard…..Mais aujourd’hui j’ai pas commencé à marcher très vite, comme tous les parisiens, après avoir fait « attention à la marche en descendant du train ».
Oui, aujourd’hui je me suis dite: « j’ai la fièvre, j’ai pas assez de forces pour courir….arriver 5 minutes avant où après c’est pas une grosse différence ».
Bien…j’ai marché très lentement…en m’arrêtant parfois pour regarder avec attention les panneaux « artistiques » affichés par la RATP. Je les voyais toujours sans avoir jamais l’occasion de les observer mieux.
C’est vrai, je n’aime pas trop la RATP, parce-que je suis contrainte à passer en moyenne trois heures de ma journée dans ses galeries….et surtout j’aime pas du tout le personnel qu’y travaille….qui réussit chaque fois à transformer un simple contrôle de ticket dans un assaut de pirates armées de pied en cap….surtout de méchanterie.
Mais cette fois-ci qu’est-ce que je trouve?.....Des énormes photos de « paysages urbains », espaces réels et un peu banals, de couleur triste (oui, c’est une nouvelle couleur)….illustrées par des extraits d’un des mes livres préférés….« Les Villes Invisibles » de Italo Calvino. Tout cela, selon la RATP, pour inviter les voyageurs qui cohabitent momentanément dans l’espace physique du métro à parcourir symboliquement une mégalopolis imaginaire, « une projection vers des perceptions et réflexions nouvelles autour de la façon d’appréhender la ville » (?!).

Pour moi, une appropriation de fragments qui tout enlève à notre imagination et à la génialité de ce livre.

Où sont finis les nuages de Luxembourg ?

jeudi 29 mars 2007

"Nessun posto è bello come casa mia"

Nessun posto è bello come casa mia.
























Ma quale?

jeudi 22 mars 2007

Sunday Night, Paris.

Le dimanche soir au POP IN est devenu une tradition.

Dans une typique soirée du POP IN, tous les musiciens du monde ont la possibilité de se faire connaitre, en jouant deux ou trois chanson par tête.
Si on a de la chance, on peut écouter le pire des musiciens de toute l’Ile-de-France, mais aussi les plus drôles ! Comme Mr. Charles (dont on a désormais appris par cœur les chansons), ou quelqu’un d’autre, qui préfère se cacher derrière un drapeau pour jouer n’importe quel instrument mystérieux.

Si on ne peut pas résister, et on tombe amoureux de la musique qu’on écoute (ou pourquoi pas, de l’artiste en question), quelqu’un derrière toi te rappelle, muni de mégaphone, dates et lieux du prochain concert.

Quoi dire sur les DJs qui concluent la soirée ?

Bien sur, ils sont les plus cool de Paris !!!!!

lundi 12 mars 2007

Forse un mattino andando in un'aria di vetro



Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi vedró compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro di me,
con un terrore di ubriaco.

Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andró zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.



Eugenio Montale-Ossi di Seppia

jeudi 8 mars 2007

Das Leben der Anderen






Non me l'aspettavo,

ma mi ha lasciato senza parole.

Intensissimo.

mardi 6 mars 2007

nuit gravement à la santé

lundi 5 mars 2007

Rubik.



"Per una frazione di secondo tra la perdita di tutto quel che sapevo prima e l'acquisto di tutto quel che avrei saputo dopo, riuscii ad abbracciare in un solo pensiero il mondo delle cose com'erano e quello delle cose come avrebbero potuto essere, e m'accorsi che un solo sistema comprendeva tutto."

Italo Calvino



soluzione rapida

dimanche 4 mars 2007

Merci, Simon.

Je suis parfaitement d'accord avec toi, Simon.

Est- ce que je peux ajouter à la CAF, au CROUS, à Tolbiac et à la femme qui travaille à La Poste, la Maison Internationale et la Scolarité IEDES?

Primo post.

mmmh....primo post. Che ci si scrive nel primo post?
Chi sono, cosa voglio, perché apro un blog e bla bla bla....?

Il fatto è che non avrei mai pensato di avere un blog tutto mio.
Non so quanto durerà.

Per ora, però, mi lascio ospitare. Perché non so dove stare.

Parigi e Firenze sono entrambe lontane. Mi chiamano e non rispondo.


Se non avessi un calendario e un cellulare non riuscirei a capire né l'ora, né il giorno, né il mese in cui mi trovo.....neanche la stagione, ma questo non è così strano, ora come ora.


Mi sono persa. Come questa pagina bianca, che ha tanti link possibili ma non ne sceglie nemmeno uno.
Per questo sono qui. So dove cercarmi, ma ho tanta voglia di dormire.