mardi 29 avril 2008

In the middle of nowhere.


Qui piove di nuovo. Domani parto per Barcellona, con tanti brownies per la famille. Non porterò l'ombrello, così da suscitare un pò di pioggia. Ne sarebbero tutti contenti, dato che la città è quasi a secco.

La mia ricerca di stage continua. Per ora ho un posto alla missione economica dell'Ambasciata francese a Milano, dove non mi va di andare. Ma che ci faccio a Milano? E perchè ora sono così attaccata a Parigi?

L'altra sera sono stata ad un concerto in un appartamento a Barbès. Oltre a D-I Herman Dune, si esibiva anche una ragazza americana. Si chiama Jana Hunter. Lo stile può non piacere. Ma è una delle migliori voci femminili che abbia sentito ultimamente.

Ho una bici! Laurence starà in Mongolia fino alla fine di dicembre e me l'ha lasciata in custodia. è la classica bici azzurra parigina, la più diffusa, dopo le vélib.

Ho scoperto che la lomografia mi piace un sacco. Aspetterò il prossimo mercatino per comprare una macchina. Qui è stato aperto da poco un negozio specializzato, ma ho l'impressione che i prezzi siano un pò gonfiati. L'alternativa consigliatami è di corrompere, in un modo o nell'altro, il suo ambasciatore.

(e poi mi faccio fare il trasloco e mi faccio aggiustare la ruota della bici, se necessario. p.s: ogni riferimento è puramente casuale. ridi!)

Vado a tagliarmi i capelli. Ho finalmente trovato il coraggio.

lundi 21 avril 2008

La Folie Méricourt.

in una via familiare...
due facce altrettanto note.



me ne sono accorta solo stasera, mentre passavo....

samedi 19 avril 2008

La precarietà ci punta un dito sulla schiena,
il suo ricordo ci addolora,
la sua presenza ci spaventa
e se le mani si toccano senza comprensione,
il gioco vince dieci volte,
perde forze, l'immaginazione salta
di palo in frasca tra noi due.

Claudio Lolli
Canzone dell'amore o della precarietà

dimanche 13 avril 2008

In-fedeli.

listening to Nickel Chrome - Herman Dune


Non c’è niente di più bello che ricevere mail dalle persone a te care dove ti dicono che sono felici, che hanno trovato lavoro, che sono innamorate, che la vita cambia da un momento all’altro e spesso prende direzioni fino a qualche minuto prima inimmaginabili. Diverse da tutto quello che negli anni fino a poco prima vissuti ci si aspettava, con altri risultati rispetto a quelli per cui si lavorava, con compagnie diverse da quelle con cui si amava stare.

Siamo tutti dei traditori. Questa è vita. Sarebbe ipocrita sostenere il contrario. Che cosa vuol dire essere fedeli? A se stessi? All’immagine che si è sempre avuta di se stessi? Ai propri cari? Alle proprie idee? La vita è un gioco le cui regole cambiano spesso. Basta poco tempo per convincersi che ne non siano mai esistite prima delle altre, e diverse, rispetto a quelle con cui si sta giocando.


“Il tradimento. Fin da piccoli il papà e il maestro ci dicono che è la cosa peggiore che si possa immaginare. Ma che cos’è questo tradire? Tradire significa uscire dai ranghi. Tradire significa uscire dai ranghi e partire verso l’ignoto.

Ma se tradiamo B, per il quale abbiamo tradito A, non ne deriva necessariamente che ci riconcilieremo con A. [….]. Il primo tradimento è irreparabile. Esso provoca una reazione a catena di nuovi tradimenti, ciascuno dei quali ci allontana sempre più dal punto del tradimento originario.”

da Milan Kundera - L'insostenibile leggerezza dell'essere

vendredi 11 avril 2008

Le monde selon Monsanto.

Qui sotto un documentario di Marie-Monique Robin diffuso per la prima volta su Arte qualche settimana fa.
Parla di Monsanto, l'impresa americana leader nella produzione di OGM.
In tv l'avevo perso (sono quasi due anni che la tv non fa parte delle mie giornate), ma questo pomeriggio ho avuto l'occasione di vederlo al Senato, grazie a un simpaticissimo assistente parlamentare.
Mi dispiace, ma non ho trovato la versione in inglese, che, a quanto pare, circola sul web. Guardatelo, è molto importante, e diffondetelo.
Per chi non capisse il francese, mi impegnerò a reassumerne il contenuto nei prossimi giorni (troverò il tempo!).


mardi 8 avril 2008

There's nothing I can ('t) do.


It wouldn't be true, not towards you, to say that I'm staying.

When on every single impulse, on every other move I react.
'Cause in any old creek, with changing technique, you'll see me playing.
After any old motherfucking blow I'll be back.

Deus - Instant Street

lundi 7 avril 2008


photo by Pablo