Tra 20 anni non sarete delusi dalle cose che avete fatto, ma da quelle che non avrete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Catturate, sognate, scoprite.
Scriviamo per farla finita con noi stessi, ma con il desiderio di essere letti, non c’è modo di sfuggire a questa contraddizione. E’ come se annegassimo urlando: “Guarda, mamma, so nuotare!”. Quelli che gridano più forte all’autenticità si gettano dal quindicesimo piano, facendo il tuffo d’angelo: “Vedete, sono soltanto io!”. Quanto a sostenere di scrivere senza voler essere letti (tenere un diario, per esempio), significa spingere fino al ridicolo il sogno di essere contemporaneamente l’autore e il lettore.